Dalla Spagna all'Alta Langa: la storia della nostra famiglia ha origini iberiche

Il nome della nostra cantina, Cavallero, ha antiche origini spagnole. L’archivio parrocchiale di Vesime ci ha permesso di scoprire qualcosa in più sui nostri avi.

Arrivarono nell’Alta Langa astigiana a metà del Cinquecento, nel 1556. Da allora non abbiamo mai lasciato queste terre.

La produzione dell’Azienda Agricola Cavallero un tempo era mista. Una corte autosufficiente, con coltivazione di grano, alberi da frutta, viti e allevamento di bestiame. Per lunghe stagioni, proprio qui a Vesime, la vita scorreva scandita da ritmi antichi. Semina, raccolta, allevamento del bestiame.

Con il volgere del tempo, i Cavallero si dedicarono anche ad altre attività. Nell’Ottocento venne la stagione del baco da seta: venivano allevati dove ora accogliamo i clienti per una degustazione. Dalle mura di quel basso edificio, i bozzoli venivano consegnati alla filanda, in paese, e poi filati.

Nel Novecento l’uva veniva venduta all’ingrosso, e la vinificazione era limitata a poche bottiglie per uso famigliare. Ma c’era già il desiderio di fare vino. Un vino da avere in tavola, da bere, un alimento vero e proprio, com’era considerato un tempo.

Durante la guerra nonno Giacomo affrontò con caparbietà sfide immani. Tra i filari delle viti si piantava il grano, necessario per sfamarsi e per dar da mangiare a chi lavorava in cascina. In un grande campo antistante la proprietà, i partigiani radunarono 500 uomini, buoi, pale e zappe e crearono l’Excelsior, aeroporto clandestino che divenne strategico per gli alleati tra il ‘44 e il ‘45.

La famiglia Cavallero è a Vesime dal 1556

È invece degli anni ‘80 la scelta che fece di Cavallero quello che è: abbandonare la produzione mista e dedicarsi soltanto alla viticoltura.

Fare vino, metterlo in bottiglia e venderlo direttamente. Una cantina tra Cuneo e Asti, sul limitare di due province dalla grande tradizione vitivinicola. Una cantina tra cielo e terra, con vigneti che sfidano pendii fino a 500 metri sul livello del mare. Una cantina tra tradizione e futuro, con idee chiare sul vino e su una vinificazione rispettosa della terra e dell’ambiente. Una cantina di confine.