Presso Cavallero nacque sul finire della guerra l'aeroporto partigiano Excelsior

Nonno Giacomo, colui che scelse di intraprendere l’avventura della vinificazione negli anni ‘80, fu testimone nel ‘44 di una pagina importante della storia del nostro paese.

In uno dei terreni di famiglia, dove un tempo si coltivava addirittura il riso, fu creato un aeroporto partigiano, preparando il terreno con zappe, vanghe e buoi. Il primo volo avvenne proprio nel ‘44. Gli alleati scesero a due passi dal luogo dove oggi c’è la cantina, e altri voli si susseguirono per portare in salvo feriti e fornire aiuto alle truppe. L’aeroporto venne distrutto dai nazisti, che ne ararono la superficie per renderlo inutilizzabile, pochi mesi dopo l’inaugurazione, in seguito a un rastrellamento.

L'aeroporto partigiano Excelsior di Vesime sorse in un terreno di famiglia

La tenacia di chi vive questa terra spinse gli abitanti della zona a rimboccarsi le maniche, e a rimettere in sesto quella pista d’atterraggio immersa nel verde. E ci riuscirono. Perché chi cresce qui sa che cos’è una sfida, sa quanto dura può essere la terra, e sa che la forza di volontà è uno degli ingredienti fondamentali del successo. Nel volgere di pochi mesi la pista era pronta ad accogliere nuovamente i velivoli alleati.

Quel lembo di terra si trova di fronte al cancello della nostra azienda, basta attraversare la strada per vederlo stendersi ai propri piedi. Se passate a Vesime per visitarlo, o per visitare il museo ad esso dedicato, passate a trovarci!